mercoledì 17 dicembre 2014

      Mia intervista su Telerama

Mercoledì 17 Dicembre alle ore 21,30 sull'emittente

Telerama ed anche in streaming sul P.C. andrà in onda 

la mia intervista con Max Persano nell'ambito della quale 

saranno visibili i miei dipinti e le sculture di ultima esecuzione.

Arturo Alessandri.

 

 

 

 

 


lunedì 3 novembre 2014

Ecco l'ultimo di miei "deliri"pittorici "Quale inferno" un piccolo quadro per un grande tema, la violenza sulle donne, in particolare le islamiche. La nostra società occidentale osserva senza comprendere la dignità di questa donna ferita nel corpo e nell'anima. (olio su tela cm.12x30).

venerdì 3 ottobre 2014

Il chitarrista. Pietra leccese. cm. 56.
c
Eva. Marmo di Carrara e onice.cm70.

Eva. Particolare.
Le mie due ultime sculture realizzate durante l'estate appena trascorsa.



martedì 26 agosto 2014

4 di Agosto 2014.Nella piazza di Porto Cesareo (Lecce-Salento)  Gianni Ippoliti ha intervistato Arturo Alessandri sulla letteratura contemporanea. Una bella occasione per disquisire di cultura in un ambito vacanziero. Spero che l'iniziativa venga ripetuta anche nelle prossime stagioni.

martedì 22 luglio 2014

Dopo una lunga attesa ho potuto prendere visione dell'antologia di cui vedete il frontespizio. In essa sono presenti quattro mie nuove poesie che sono state scelte dall'editore. Buona la veste tipografica ed anche la scelta degli altri autori presenti.

Arturo Alessandri.

venerdì 18 luglio 2014

Alcune mie sculture.

                                                            Profilo. Pietra leccese e legno.
                                                            Anna Frank. Pietra leccese.
                                                               Paternità. Pietra viva.
                                                               Figura maschile. Bronzo.
                                                              Tancredi. Pietra leccese.
                                                       Donna con bambino. Bronzo e legno.

sabato 24 maggio 2014

L’espressione pittorica di Arturo Alessandri.

Ancora un incontro con un genius loci. Figlio della cultura del proprio tempo, Arturo Alessandri, ferrarese trapiantato a Monteroni, si muove con leggerezza nei meandri della mente e trasforma idee e percezioni in creature che si rappresentano  come essenza di tensione all’interno della cornice pittorica.
Il forte cromatismo, che in maniera fluida si estende sulla tela, mantiene intatta la propria dignità artistica e mai altera i contorni o la stessa tonalità.
Scrittura artistica convulsa e frenetica, si identifica con lo spazio-tempo e lo spazio-ambiente, diventando struttura e mediazione che immagino lunga e ponderata, per poi esplodere come esercizio turbolento e spasmodico in una apparente immediatezza.
Il tratto ne evoca lo spessore psicologico e si configura nella netta distribuzione temporale come percorso di crescita percettiva.
La commistione di soggetti diversi è sintetica di questa convergenza ed illumina la configurazione dall’interno.
Quella di Arturo Alessandri è una scrittura polisemantica e polisistemica che indugia in una sorta di rispettoso ossequio delle intenzioni che non sono nascoste dietro fumi di metafore o di altro da se, ma si mescolano senza confondersi, si allineano in una composta caoticità che è sintomatica del momento storico contemporaneo.
Tutto è parte funzionale alla realizzazione dell’opera e riprende ideali che fanno convergere ricerca di bellezza e razionalità, delle quali egli intende soprattutto la parte celata dietro il paravento di una negazione.
Nella registrazione cerebrale del fatto esterno si percepisce un tentativo deciso di uniformarlo alla propria percezione, della quale l’artista diventa strumento e veicolo, pur quando la rappresentazione scenica rimanda ad un trasformismo misterioso che infonde il quid dell’inatteso ed esplode in una visione che irrompe divenendo proiezione inquieta.
Nella complessità i personaggi-soggetto si incastrano in un’unica realtà visionaria nella quale l’artista si immedesima lasciando trasparire un distacco calcolato, mai completamente sopraffatto dal movimento convulso dell’intera costruzione emozionale.
Egli agisce con la forza dell’immaginazione che gli permette di creare una totalizzante turbolenza di significati nella simbologia che muove da una concordanza di elementi diversi seppur uniti dall’assenza di logicità sequenziale.
Dalla mancanza di una prospettiva il dubbio e la sospensione visiva rendono essenziale l’enigma che investe l’opera in quanto rappresentazione di un’ansia sottile di vivere e in essa si condensa a tinte violente quel percorso artistico che soprattutto con William Blake raggiunse l’acme di espressione.
L’obliquità sensazionale, esplosiva ed imperiosa è elemento totalizzante e centralizzante nella koinè di elementi costitutivi, ognuno dotato ed intensificato nella collocazione scenica predisposta dall’artista, il quale utilizza il materiale strutturale ed umano per creare una corrispondenza tra l’intenzione ed il fatto espresso.
Rabbia, convulsione, negazione e fissità si rappresentano come elementi che veicolano sentimenti di ossessione, come se la stessa realtà percepita e tramata nella mente rimandasse immagini sconvolgenti pur nel momento di configurazione di ordinaria quotidianità, vista come composizione di colori che non rimandano tuttavia serenità, ma sono il risultato di una congerie di circostanze e riflessioni che inducono a considerare nella prospettiva frontale l’insieme di momenti vissuti con medesima intensità.
Sono fatti di vita riconoscibili, pur nella sensazione vibrante di piccole finestre aperte sulla propria dimensione individuale.

“Salentopocket” 25/03/2010.
                                                                          Carmen De Stasio.


giovedì 17 aprile 2014

FORUM SULL'IDEA DI POESIA.

“La poesia è una musica infinita che può alleviare le angosce o aiutare a comprendersi o urlare la rabbia in un mondo di audiolesi. E’ ansia che scuote, è anelito prepotente, è esigenza di vita che si svela nelle parole e nelle immagini in esse contenute. Si può vivere di poesia senza mai morirne.”
                                                                                                    A.Alessandri.

 Questa è la mia idea di poesia. Comparirà sull'antologia "500 poeti dispersi" voume 5° assieme agli ultimi componimenti. Mi piacerebbe aprire un dibattito su questo argomento. Qualcuno vuole parteciparvi?

sabato 29 marzo 2014

Bella serata di poesia ieri sera a Monteroni.Una nuova poetessa conosciuta, Alessandra Peluso e una poetica istintiva, diretta che sicuramente si irrobustirà nel futuro.

martedì 4 febbraio 2014

Premiazione XXVII concorso nazionale di poesia e pittura 2012.

All'Hotel Zenith il 30/04/2012 premiazione per il dipinto "Natura morta...e uccisa" consegnato dall'On. Ugo Lisi.

domenica 2 febbraio 2014

Melfi 1977. Due amici si conoscono ed inaugurano una amicizia imperitura. Arturo Alessandri e Francesco Landolfo.

L'incontrarsi sul luogo di lavoro in una età che induce il sorgere di amicizie importanti, è stata l'occasione per il determinarsi di un legame amicale indissolubile. Uno sprovveduto potrebbe addirittura sospettare che questo episodio conviviale sia stata la genesi di una consorteria mafiosa e che l'espressione in primo piano voglia essere di disappunto per essere stati sorpresi, da un giornalista d'assalto, durante una riunione della "cupola" di appartenenza. Ma è il frutto di generiche mistificazioni indotte dall'aspetto vagamente malavitoso e dai baffi portati con ostentazione. Il soggetto in secondo piano (nello specifico Franco Landolfo) mostra un'espressione soddisfatta solo perché sta per arrivare la pietanza ordinata e non per il successo degli accordi intercorsi nel "meeting".